Le finalità del nostro servizio
La ristorazione scolastica rappresenta un settore della ristorazione collettiva in cui si concentrano peculiari valenze di tipo preventivo, educativo e nutrizionale, di garanzie igienico-sanitarie e di sicurezza nell’ambito di un percorso di qualità totale.
L’aspetto educativo e formativo di qualsiasi azione, che si sviluppi in ambito scolastico, deve anche coniugarsi con le indicazioni più moderne della prevenzione nutrizionale.
Pasti sicuri sotto l’aspetto igienico-sanitario e coerenti dal punto di vista nutrizionale devono armonizzarsi con iniziative di educazione alimentare capaci di abituare i piccoli a nuove e varie esperienze gustative. Ciò per combattere la progressiva riduzione delle scelte alimentari dei giovani consumatori ai soli cibi che gradiscono.
La ristorazione scolastica è un momento fondamentale per contribuire all’acquisizione, da parte dei consumatori, di comportamenti alimentari corretti, quindi in grado di favorirne un armonico sviluppo. Questo particolare orientamento identifica la delicatezza e l’attenzione al modo con cui vanno formati gli operatori e con cui tutti gli attori della ristorazione scolastica collaborano tra loro.
L’attenzione alle procedure certificate che garantiscono la qualità offerta possono potenziare la percezione della valenza salutare del servizio e costituiscono un punto di forza nella collaborazione allo sforzo educativo delle famiglie. Il riferimento al contesto ambientale in cui si consuma il pasto va considerato un elemento concreto della qualità dell’offerta di ristorazione ed è un ulteriore elemento di prospettiva di miglioramento del servizio della ristorazione scolastica stessa.
Pertanto, la finalità principale del nostro servizio, come successivamente articolata, è duplice: educativo e nutrizionale. Non bisogna dimenticare infatti che la maggioranza dei bambini consuma il 35% del fabbisogno energetico giornaliero a scuola, ed è fondamentale utilizzare la refezione scolastica come momento formativo. La pausa mensa deve infatti aiutare a comprendere ciò che indirizza le scelte alimentari e fornire gli strumenti necessari per facilitare scelte corrette dal punto di vista nutrizionale.
Tanto è che il Ministero dell’Istruzione, per l’Esame di Stato del 2011, ha ritenuto opportuno proporre una traccia sui significati educativi e sociali di una corretta alimentazione (Titolo della traccia: Siamo quel che mangiamo?); proposta che a più è apparsa come una sorta di verifica per la conclusione di un “ciclo di vita” dei giovani italiani dopo un decennio di indicazioni del MIUR finalizzate a far acquisire le “buone prassi” di una corretta alimentazione. Per il MIUR, infatti, la refezione è “momento educativo” e non il semplice “momento della consumazione del pasto”.
Da almeno un decennio, ormai, la scuola italiana riversa particolare attenzione alla ristorazione scolastica: con la riforma della primaria del 2005, la refezione scolastica è stata ufficialmente definita come “tempo scuola” e non più come momento avulso dalla programmazione didattica; con la emanazione delle Linee Guida e del LARN, invece, si è voluto “centralizzare” la finalità educativa dell’alimentazione quasi come le indicazioni educative che vengono emanate per le discipline (italiano, matematica, etc.).
Il nostro Responsabile della Qualità e della Sicurezza Alimentare, Dott. Ignazio Calia, ha curato la formazione del nostro personale, ha “selezionato le buoni prassi” della ristorazione scolastica ed ha interagito con le scuole e con codesta Istituzione per assicurare un servizio che risponda alle esigenze dei piccoli marsalesi e alle indicazioni delle Linee Guida dell’ordinamento scolastico.
Inoltre, riteniamo dare particolare significato all’introduzione di derrate provenienti dalle terre confiscate alla criminalità organizzata, perché il cibo possa diventare “contenuto didattico” per l’educazione alla legalità dei piccoli cittadini siciliani, nonchè, l'adozione di una specifica carta dei servizi.
L’aspetto educativo e formativo di qualsiasi azione, che si sviluppi in ambito scolastico, deve anche coniugarsi con le indicazioni più moderne della prevenzione nutrizionale.
Pasti sicuri sotto l’aspetto igienico-sanitario e coerenti dal punto di vista nutrizionale devono armonizzarsi con iniziative di educazione alimentare capaci di abituare i piccoli a nuove e varie esperienze gustative. Ciò per combattere la progressiva riduzione delle scelte alimentari dei giovani consumatori ai soli cibi che gradiscono.
La ristorazione scolastica è un momento fondamentale per contribuire all’acquisizione, da parte dei consumatori, di comportamenti alimentari corretti, quindi in grado di favorirne un armonico sviluppo. Questo particolare orientamento identifica la delicatezza e l’attenzione al modo con cui vanno formati gli operatori e con cui tutti gli attori della ristorazione scolastica collaborano tra loro.
L’attenzione alle procedure certificate che garantiscono la qualità offerta possono potenziare la percezione della valenza salutare del servizio e costituiscono un punto di forza nella collaborazione allo sforzo educativo delle famiglie. Il riferimento al contesto ambientale in cui si consuma il pasto va considerato un elemento concreto della qualità dell’offerta di ristorazione ed è un ulteriore elemento di prospettiva di miglioramento del servizio della ristorazione scolastica stessa.
Pertanto, la finalità principale del nostro servizio, come successivamente articolata, è duplice: educativo e nutrizionale. Non bisogna dimenticare infatti che la maggioranza dei bambini consuma il 35% del fabbisogno energetico giornaliero a scuola, ed è fondamentale utilizzare la refezione scolastica come momento formativo. La pausa mensa deve infatti aiutare a comprendere ciò che indirizza le scelte alimentari e fornire gli strumenti necessari per facilitare scelte corrette dal punto di vista nutrizionale.
Tanto è che il Ministero dell’Istruzione, per l’Esame di Stato del 2011, ha ritenuto opportuno proporre una traccia sui significati educativi e sociali di una corretta alimentazione (Titolo della traccia: Siamo quel che mangiamo?); proposta che a più è apparsa come una sorta di verifica per la conclusione di un “ciclo di vita” dei giovani italiani dopo un decennio di indicazioni del MIUR finalizzate a far acquisire le “buone prassi” di una corretta alimentazione. Per il MIUR, infatti, la refezione è “momento educativo” e non il semplice “momento della consumazione del pasto”.
Da almeno un decennio, ormai, la scuola italiana riversa particolare attenzione alla ristorazione scolastica: con la riforma della primaria del 2005, la refezione scolastica è stata ufficialmente definita come “tempo scuola” e non più come momento avulso dalla programmazione didattica; con la emanazione delle Linee Guida e del LARN, invece, si è voluto “centralizzare” la finalità educativa dell’alimentazione quasi come le indicazioni educative che vengono emanate per le discipline (italiano, matematica, etc.).
Il nostro Responsabile della Qualità e della Sicurezza Alimentare, Dott. Ignazio Calia, ha curato la formazione del nostro personale, ha “selezionato le buoni prassi” della ristorazione scolastica ed ha interagito con le scuole e con codesta Istituzione per assicurare un servizio che risponda alle esigenze dei piccoli marsalesi e alle indicazioni delle Linee Guida dell’ordinamento scolastico.
Inoltre, riteniamo dare particolare significato all’introduzione di derrate provenienti dalle terre confiscate alla criminalità organizzata, perché il cibo possa diventare “contenuto didattico” per l’educazione alla legalità dei piccoli cittadini siciliani, nonchè, l'adozione di una specifica carta dei servizi.